Borghi da una volta nella vita: quali visitare? - Idee di viaggio - The Wom Travel

2023-02-22 17:05:17 By : Ms. sandra shao

Paesini bianchi, a strapiombo sul mare o incastonati tra le Dolomiti, adagiati sulle colline toscane o sulle sponde di affascinanti laghi.

L’Italia ha innumerevoli borghi di grande bellezza che meritano di essere scoperti. Ma ci sono dei borghi da vedere assolutamente, almeno una volta nella vita. Ecco la nostra selezione.  

Uno dei Borghi più Belli d’Italia, Civita di Bagnoregio è immersa nel paesaggio fiabesco della valle dei Calanchi, tra il lago di Bolsena e la valle del Tevere, caratterizzata dall’erosione e dalle frane delle pareti di tufo della sommità del monte su cui poggia.

Ecco perché Civita di Bagnoregio è conosciuta come la città che muore.

È un borgo di origine etrusca, arricchito dall’architettura medievale e rinascimentale, unito al resto del mondo da un ponte pedonale che sembra sospeso tra le nuvole, accessibile solo a piedi pagando un biglietto d’ingresso.

Una volta arrivati passerete sotto la scenografica Porta Santa Maria che vi farà accedere al cuore del paesino. Nella piazza principale spicca la mole della Chiesa di San Donato, dall’aspetto cinquecentesco, ma sorta su un preesistente tempio pagano.

Visitate poi il Palazzo Vescovile e il mulino risalente al XVI secolo. Così esplorate gli stretti vicoli del villaggio tardomedievale dove si alternano piazzette, cortili, bifore e portali.  

Ostuni è chiamata la città bianca per via del suo centro storico imbiancato a calce, un’usanza di origine medievale nata per dare maggiore luminosità ai vicoli del borgo e poi diffusasi anche grazie alla grande disponibilità di calce viva.

Perciò oggi il dedalo di stradine dal bianco abbagliante ricorda una casbah araba. Arroccata su tre colli, Ostuni è un pittoresco borgo medievale che però sarebbe stato abitato già dal Paleolitico medio, come dimostrano alcuni ritrovamenti ossei e di ceramiche di quell’epoca.

La zona collinare di Ostuni, infatti, presentava numerose grotte che offrivano all’uomo primitivo ottimi rifugi naturali. Lo attesta l’incredibile ritrovamento dello scheletro di una donna incinta risalente a circa 30.000 anni fa, nella caverna che è attualmente visitabile nel Parco Archeologico di Ostuni. Il primo nucleo cittadino fu, dunque, costruito dai Messapi intorno al VII secolo a.C.

Una passeggiata nella città vecchia, detta la “terra” per distinguerla dalla più recente “marina”, regala scorci incantevoli tra vicoli, ripide scalinate, corti e piazzette su cui si affacciano case bianche con fiori alle finestre, botteghe artigiane e invitanti osterie.

Sovrasta il borgo la quattrocentesca cattedrale in stile romanico-gotico su cui spicca un grande rosone a 24 raggi. Lungo la via Cattedrale che divide in due il cuore medievale della città, si trova l’ex monastero carmelitano, oggi sede del Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale, dove è esposto il calco della donna sopracitata.

In piazza Beato Giovanni Paolo II vedrete i settecenteschi edifici del Palazzo Vescovile e del vecchio Seminario, collegati dal suggestivo arco Scoppa.

Notevoli i tanti palazzi gentilizi dalle facciate barocche e rococò che si susseguono nella città vecchia, cinta dalle mura aragonesi. Nei dintorni di Ostuni, invece, masserie e trulli si nascondono tra distese di ulivi.  

Scenografica, romantica ed elegante, Positano è la vetrina della Costiera Amalfitana.

Immaginate case dai colori pesca, rosa e terracotta sbiaditi dal sole incastonate nell’alta scogliera che si tuffa a picco nel blu del mare.

Strette stradine dal soffitto di glicine si snodano tra lussuosi hotel, antichi palazzi, giardini profumati e storiche boutique. La moda Positano qui risale agli anni '60 e la città della costiera è stata la prima in Italia a importare il bikini dalla Francia.

Iniziate a esplorare questa meravigliosa cittadina dalla chiesa di Santa Maria Assunta, che riconoscerete per l’iconica cupola di maioliche colorate. La chiesa è nota per una Madonna Nera bizantina del XIII secolo sopra l'altare principale.

Poco distante si trova l’imperdibile Palazzo Murat, costruito su rovine romane e medievali. Tra la fine dell'Ottocento e l’inizio del Novecento, Alfonso Cinque, intraprendente positanese, acquisì l’attuale edificio, già allora denominato Palazzo Murat, dove pare vi fosse passato l'allora re di Napoli Gioacchino Murat, cognato di Napoleone Bonaparte, marito di sua sorella Carolina.

Oggi Palazzo Murat è un meraviglioso hotel con giardino dove fermarsi anche solo per un aperitivo durante il giorno o un drink al chiaro di luna. Poi rilassatevi sulle spiagge di Positano dove avvistare vip e personaggi dello showbiz.

La principale è Marina Grande: il suo arenile di sabbia e ciottoli lungo 300 metri è circondato dalle case colorate di Positano e si affaccia sulle incantevoli isole Li Galli, situate proprio di fronte e raggiungibili in barca da Positano.

Qui si trova anche, scavato nella roccia, il famoso locale Music on the Rocks, una meravigliosa terrazza sul mare dove ballare fino all’alba.

Se invece cercate una spiaggia più tranquilla allora andate alla spiaggia di Laurito o alla spiaggia di Fornillo, raggiungibile attraverso una romantica passeggiata lungo il mare che parte dal molo delle imbarcazioni di Positano.

Poco distante da Positano si trova la spiaggia di Arienzo, famosa per la sua vicinanza alle eleganti ville del bel mondo, tra cui la villa che apparteneva a Franco Zeffirelli che negli anni ha visto passare dive e star internazionali.

Gli amanti della natura e dello sport, invece, potrebbero percorrere il Sentiero degli Dei o concedersi un giro in barca per andare a vedere la grotta dello Smeraldo o le altre località della Costiera Amalfitana. 

Uno dei “borghi più belli d’Italia”, Sperlonga vi farà evadere in una bianca città del Mediterraneo.

Arroccata su un costone di roccia del colle S. Magno, Sperlonga sovrasta l’incantevole litorale laziale. Spiagge dalla sabbia dorata si distendono ai piedi del borgo per circa 10 km di costa, lambita da acque cristalline, lungo la quale si rincorrono torri di avvistamento e grotte marine.

Il nucleo originario del borgo tipicamente mediterraneo è ancora intatto: casette bianche, stretti vicoli pieni di botteghe artigiane e scorci di blu. Importante è la testimonianza archeologica della Villa di Tiberio che rievoca i fasti della Roma imperiale, mentre la torre Truglia racconta una storia di scorrerie di pirati e invasioni saracene.

Poco distante, Gaeta con le sue grandi spiagge di sabbia dorata, come quella di Serapo molto amata dai surfisti per le lunghe onde. Tra il comune di Sperlonga e quello di Gaeta si trova poi la famosa Spiaggia dei 300 Gradini, una bellissima spiaggia sabbiosa lunga circa 1500 metri, incastonata tra alte scogliere ricoperte di vegetazione. 

Arroccata sulla cima di un colle tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia, Montepulciano ha storicamente rappresentato una sorta di enclave fiorentina in terra senese.

È un affascinante borgo medievale le cui origini risalgono all’epoca etrusca, dove passeggiare tra palazzi rinascimentali, antiche chiese, incantevoli piazze e scorci panoramici sui colli toscani ricoperti di vigneti.

Montepulciano è ricordata per aver dato i natali al grande poeta rinascimentale Agnolo Ambrogini, più noto come il Poliziano. Ma è anche famosa per il vino Nobile, uno dei più pregiati rossi italiani a denominazione d’origine controllata e garantita. 

Circondata dalle antiche mura, Montepulciano custodisce, tra stradine e piazzette del centro storico, meravigliosi palazzi e sontuose residenze, testimonianza del grande potere che ebbero le famiglie nobili durante il XIV e il XV secolo. Il Duomo vi colpirà per la facciata di muro grezzo mai completata, ma armonioso al suo interno, che conserva capolavori come il trittico di Taddeo di Bartolo e il dipinto della Madonna del Pilastro di Sano di Pietro.

La chiesa di Sant’Agostino, invece, si distingue per la preziosa facciata in stile rinascimentale, ma è la chiesa e il convento di San Francesco uno degli edifici di culto più antichi di Montepulciano. Nel palazzo Neri-Orselli in via Ricci, splendida costruzione del Trecento, troverete poi il Museo Civico e la Pinacoteca Crociani. Non perdete, infine, la fortezza, luogo simbolo di Montepulciano.

La splendida costruzione architettonica, situata a pochi passi da piazza Grande, sovrasta la città, e offre la meravigliosa vista sulla Val di Chiana e la Val d‘Orcia. Infine, concedetevi qualche piacere come la visita alle cantine o un bagno nelle terme di Montepulciano.  

Ragusa, conosciuta nell’antichità come Ibla, presenta due diversi centri cittadini: uno ricostruito da zero dopo il terremoto del 1693 e l’altro, che conserva il nome di Ibla, riedificato secondo il vecchio modello medievale.

Il centro storico è un dedalo di strette viuzze fiancheggiate da splendidi palazzi, esuberanze barocche, dimore storiche dal fascino decadente, sontuose chiese all’ombra di palme.

Partite da piazza Duomo dalla bellezza mozzafiato e quindi visitate il duomo, uno degli esempi più importanti del barocco siciliano con una bellissima cupola neoclassica. Merita anche la più piccola chiesa di San Giuseppe.

Non perdete poi il Giardino Ibleo, il giardino pubblico più antico della città. Costruito nell’Ottocento per volontà di tre facoltosi cittadini ragusani, sorge su uno sperone di roccia che domina la vallata. Un altro panorama da non perdere è quello che potrete ammirare dai tre ponti che attraversano la vallata di San Domenico, collegando la parte sud della città con il centro storico: Ponte Vecchio, costruito nella prima metà dell’Ottocento, Ponte Nuovo costruito in epoca fascista e il Ponte Nuovissimo, detto anche Ponte Papa Giovanni XXIII, inaugurato nel 1964 un anno dopo la morte del papa a cui è dedicato.

A circa 18 km da Ragusa si trova il castello di Donnafugata, caratterizzato dalla pietra bianca candida e lo stile veneziano dall’influenza arabeggiante. Per un po’ di refrigerio d’estate concedetevi un tuffo al mare dopo aver tanto camminato. 

Arroccata su un colle calcareo, Posada è un paesino della Baronia, nella Sardegna nord-orientale, inserito nella lista dei Borghi più Belli d’Italia.

Posada è uno dei centri sardi più antichi. Probabilmente fu un insediamento italico-etrusco (V-IV secolo a.C.). In età romana tutto ruotava attorno al portus Liquidonis, attuale San Giovanni di Posada, borgo di mare dominato da una torre aragonese. Come annuncia il toponimo latino Pausata, il paese fu stazione di sosta e luogo di frontiera.

Oggi Posada conserva il fascino medievale con un labirinto di vicoli, scalette e piazzette. Al centro si trova la parrocchiale di Sant’Antonio Abate.

A sovrastare il centro, il castello della Fava del XIII secolo. Ai piedi del borgo si estende la valle del rio Posada, che si può risalire in kayak, consigliata agli amanti di natura e archeologia. Intorno al lago di Maccheronis, invece, si snodano itinerari per bici nel parco di Tepilora, una delle aree verdi più grandi e belle della Sardegna.

Qui si possono ammirare i fenicotteri rosa nello stagno di San Giovanni o rilassarsi sulla spiaggia omonima.  

Ai piedi del Monte Rosa, in una splendida piana nella valle del Lys, Gressoney-Saint-Jean è da sempre una meta molto amata da scalatori, escursionisti e sciatori.

Ma è un borgo prezioso anche per la storia e le tradizioni, legate alla popolazione alemanna dei Walser che il vescovo di Sion indusse a colonizzare la valle, qui spingendosi dal Vallese nei secoli XII e XIII, epoca in cui fu probabilmente fondato il paese.

La loro presenza ha lasciato segni nella cultura, nella lingua “titsch” e nell’architettura dei tipici villaggi con case in pietra e legno a due piani e “Stadel” usati come magazzini. Visitate, dunque, il nucleo vecchio di Gressoney-Saint-Jean, tra la piazza inferiore che prende il nome dal re Umberto I e la piazza superiore dominata dalla bella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.

Da non perdere poi una visita al  Castel Savoia, la fiabesca dimora estiva che la regina d’Italia Margherita di Savoia fece costruire, tra il 1900 e il 1904, nella zona del Belvedere con una bella vista sul Monte Rosa.  

Ortisei sorge nel cuore della Val Gardena ed è considerato uno dei borghi più belli delle Dolomiti.

Situata a 1236 m s.l.m., Ortisei è abbracciata dalle imponenti montagne delle Dolomiti, il Seceda, il Rasciesa, il Monte Piz ed il Col de Mesdì, tutti parte del Parco Naturale Puez-Odle.

Nel centro del paese vedrete la chiesa parrocchiale in stile barocco e la chiesa di Sant’Antonio, situata nella piazza principale. O

rtisei, inoltre, è conosciuta per l’arte dell’intaglio del legno, perciò visitate ad esempio la chiesa di San Ulrico, del XVIII secolo, per ammirare le meravigliose sculture lignee.

Da non perdere una visita al Museo etnografico della Val Gardena. Vicino Ortisei, vale la pena visitare poi la chiesa di San Giacomo, la più antica della valle, e i numerosi castelli come il Castel Gardena, i ruderi del Castello di Wolkenstein e del Castello medievale di Stetteneck, testimoni dei primi insediamenti della zona. 

Orta San Giulio si trova sulla sponda orientale del  Lago d’Orta, in provincia di Novara, fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia ed è entrato nella classifica dei Borghi più romantici d’Italia.

È un incantevole borgo dalle stradine acciottolate e le case in pietra dove passeggiare tra botteghe artigiane, negozi di antiquariato e antichi bar. Visitate la chiesa di Maria Assunta, risalente al XV secolo, che gode di una vista incredibile sul Lago d'Orta.

Così prendete la scalinata che conduce a Piazza Motta, la principale del paese, dove si trova il cinquecentesco Palazzo della Comunità.

Esplorate poi il quartiere del Moccarolo, situato nella parte meridionale del paese, costituito da un'elegante successione di ville e palazzine, tutte con piccoli ma rigogliosi giardini sul lago. Il panorama più bello però è quello che potrete vedere dal Sacro Monte di Orta, un luogo di devozione dedicato a San Francesco d’Assisi e dichiarato patrimonio Unesco. Il Sacro Monte d’Orta offre una facile escursione panoramica ad anello da cui ammirare questo meraviglioso lago.

Da Orta San Giulio poi prendete un traghetto per l’isola di San Giulio nel lago d’Orta. Un’isola dal fascino misterioso che vi accoglierà con un’elegante basilica romanica, prima di lasciarvi perdere tra i vicoli del borgo.  

Le ginestre, gli ulivi, i cipressi, i colli, la nebbia tra i campi, i vicoli silenziosi del borgo nei pomeriggi d’estate, le luci accese nelle case d’inverno hanno ispirato acquerelli, incisioni e litografie del pittore Giuseppe Ugonia (1881-1944).

Brisighella, uno dei Borghi più belli d’Italia, è un antico borgo medievale e termale certificato Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano, incastonato nel Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, nell’Appennino Tosco-Romagnolo, lungo l’antica via Faentina che collega Firenze–Faenza–Ravenna.

La sua origine risale al 1290, quando Maghinardo Pagani da Susinana, signore del luogo, fece costruire una torre di difesa sullo sperone roccioso dove oggi si erge la torre dell’orologio, per controllare i commerci e i passaggi dalla Romagna ghibellina verso la Firenze guelfa.

Brisighella sorge ai piedi di tre colli, su cui poggiano la Rocca Manfrediana del XV secolo (una suggestiva fortezza da non perdere), la Torre detta dell’Orologio del XIX secolo costruita su un precedente fortilizio del 1290 e il Santuario del Monticino del XVIII secolo. Il borgo è un affascinante dedalo di viuzze acciottolate circondate da una cinta muraria.

Percorrete l’antica Via del Borgo, meglio nota come Via degli Asini per il ricovero che offriva agli animali dei viandanti. A Brisighella, paese natale di otto cardinali, numerose sono le chiese. Tra tutte si distingue la Pieve di San Giovanni in Ottavo o Pieve del Thò, suggestiva basilica in stile romanico a tre navate, costruita attorno all’ottavo secolo e ricostruita in forma più ampia tra l’XI e il XII secolo.

A poca distanza dal borgo, inoltre, si trovano il Centro Visite di Cà Carnè e la Grotta Tanaccia che rappresentano alcuni degli ambienti più belli del Parco Regionale della Vena del Gesso romagnola.