In Italia il design è radical

2023-02-22 17:09:54 By : Ms. Annabelle Tang

Murano e il Radical Design spopolano alle aste italiane di fine giugno. A Milano, il 22 giugno, nell’asta di Cambi dedicata a vetri e ceramiche del ’900, un eccezionale vaso «Turchese e nero» in vetro opalino incamiciato zaffiro e verde, dalla curiosa forma a goccia d’ispirazione persiana, ideato da Tomaso Buzzi per Venini nel 1932 ca, è stato venduto per 70mila euro (stima 25-30mila) e un’altra creazione, molto rara, di Fulvio Bianconi, sempre per Venini, del 1950 ca, un vaso troncoconico «a Macchie» verdi e ciclamino, ha raddoppiato le previsioni con un’aggiudicazione a 67.500 euro (stima 30-40mila). Prezioso esempio dell’abilità degli Artisti Barovier, e segnatamente di Benvenuto Barovier, un vaso con decoro floreale a polveri e murrine su fondo rosso lacca del 1920 ca, di sapore oriental-simbolista, è stato esitato per 42.500 euro (stima 25-30mila) e parimenti, sempre degli Artisti Barovier ma su disegno di Vittorio Zecchin, una rara lastrina del 1914 ca, con decoro di murrine e polveri vitree policrome raffigurante un paesaggio klimtiano con alberi, ha rimarcato la sua importanza storico-artistica con un’aggiudicazione finale a 31mila euro (stima 20-25mila) nonostante alcune rotture e restauri. «Il vetro di Murano è sempre molto richiesto sia in Italia che all’estero e la provenienza, importantissima, incide molto sul prezzo, ha dichiarato l’esperto della casa d’aste Marco Arosio. Si vende meglio della ceramica, che ancora risente di un mercato provinciale, di un collezionismo molto locale e poco internazionale, fatte rare eccezioni come Gariboldi e Ponti, anche se quest’ultimo, nonostante la notorietà all’estero, ha comunque le sue flessioni». Sempre da Cambi, il giorno successivo, l’asta di Fine Design ha visto primeggiare Superstudio con il divano componibile «Bazaar», in resina poliestere e fibra di vetro a doppia curvatura con rivestimenti in pelliccia acrilica rosa, prodotto da Giovannetti nel 1968 e venduto a ben 156mila euro (stima 40-60mila). Successo anche per Ingo Maurer con due sue provocatorie creature ideate, entrambe, nel 1994 per una commessa privata a Portofino: la lampada a sospensione «Porca Miseria!», con struttura in metallo ed elementi in porcellana smaltata, battuta a 82.500 euro (stima 40-50mila) e la grande scultura luminosa «Golden Ribbon», costituita da due fogli di metallo, sagomati e dorati a mano, aggiudicata per 48.500 euro (stima 40-50mila). Anche l’asta battuta il 24 e il 25 giugno da Il Ponte a Milano ha sancito il successo del vetro di Murano e del design radicale: un vaso a balaustro degli Artisti Barovier del 1925 ca, decorato con strisce verticali a macchie rosse su fondo azzurro con inclusioni di foglia d'argento e bocca in pasta vitrea corallo, ha polverizzato la stima di 9-12mila euro con un’aggiudicazione a 43.750 e un divano-isola soggiorno modello «Safari» di Archizoom Associati per Poltronova del 1967-68 ca, in vetroresina verniciata bianca con rivestimenti in tessuto zebrato, è stato venduto per 35mila euro contro una stima di 9-10mila. Chiude il mese la successione corposa di tornate, dal 29 giugno al primo luglio, organizzate da Wannenes a Genova per disperdere ben 1.330 lotti dalle stime e dai risultati più variegati. Tra questi primeggia Ettore Sottsass con la credenza modello «MS.120», in legno nobilitato lastronato in legno esotico, legno laccato, metallo verniciato e ottone, prodotta da Poltronova negli anni Cinquanta ed esitata per 50.100 euro (stima 22-28mila). Superiore alle stime (19-22mila) l’aggiudicazione a 27.600 euro della lampada a sospensione «Dalia», in ottone, fusione di bronzo, cristallo curvato e colorato, prodotta da Fontana Arte su disegno di Max Ingrand negli anni Cinquanta. Da segnalare anche due sedie di Carlo Mollino, in legno di castagno e di rovere massello e ottone, eseguite dal bresciano Ettore Canali nel 1953 ca e vendute per 32.600 euro ciascuna (stima 8-10mila), oltre a due plafoniere a stella disegnate da Gio Ponti per l’Hotel London di Milano, e prodotte da Arredoluce negli anni Sessanta, battute ciascuna per 16.350 euro contro una stima di 5-7mila. Ad asta avvenuta, ha trovato un acquirente per 100.100 euro anche il pezzo di punta delle intere tre tornate: una lampada a sospensione di Carlo Mollino, simile a un disco volante in ottone e alluminio verniciato, progettata nel 1953 e stimata 80-100mila euro.

Iconici elementi d’arredo all’asta da Cambi nella sede genovese

La vendita di design della casa d’aste viennese sarà all’insegna dell’internazionalità e dell’eclettismo

Nel mercato delle aste internazionali Artcurial e Phillips puntano sulla Scandinavia

Un volume edito da Allemandi e curato da Franco Deboni, uno dei massimi esperti del vetro italiano del Novecento, su un rivoluzionario dell’arte vetraria muranese