Dove andare a Milano secondo Margherita Maccapani Missoni

2023-02-22 17:04:23 By : Ms. Sara Chan

Le capitali della moda e delle fashion week (in rigoroso ordine cronologico) attraverso gli appunti di quattro influencer e protagoniste: gli indirizzi favoriti per una cena, per fare acquisti, per divertirsi o per farsi ispirare dall’arte. Con una selezione di alberghi d’autore.

CASA BAGLIONI Il nuovissimo indirizzo di Brera è un inno alla Milano degli anni Sessanta, una stagione fertile di movimenti e avanguardie che concentrarono la loro ricerca sulla sperimentazione di inediti linguaggi nelle arti integrate. Il progetto di Casa Baglioni, firmato dallo studio di architettura di Federico Spagnulo nel rispetto della grammatica del luogo, esplora il rapporto fra architettura, design e arte. Gli interni del palazzo Liberty del 1913 sono un repertorio di marchi del Made in Italy: l’illuminazione progettata dalla brianzola Panzeri, la carta da parati personalizzata di Rubelli, i pregiati tessuti di Dedar, le rubinetterie di Zucchetti.

L’artista e designer milanese Gala Rotelli ha appositamente realizzato la poetica collezione di complementi d’arredo Cromie domestiche: vetri colorati, metalli e ceramiche dipinte a mano – che indagano il tema delle radici celebrando la città di Gio Ponti – sono gioielli dalle forme archetipe pensati in correlazione allo spazio, strutturato nelle aree comuni con nicchie e boiserie. Con trenta camere e suite curate nei dettagli (pavimenti in listelli di legno posati a lisca di pesce, lampade in ottone satinato, tessuti e tappeti dalle geometrie spazialiste), lo sky bar, la wine cellar con una selezione di etichette italiane e internazionali per degustazioni private, il ristorante dello chef stellato Claudio Sadler – che dai Navigli ha traslocato al 21 di via dei Giardini – e un carnet di passeggiate guidate a tema (design, cibo, arte, artigianato e botanica) nel quartiere, il boutique hotel si offre come una ricercata "casa milanese" che accoglie gli ospiti con un drink in salotto.

La "lista dei favoriti" di Margherita Maccapani Missoni a Milano è ricchissima, e svela i punti cardinali verso cui punta la sua bussola personale. Per la manicure sceglie Violette, "sicuramente la migliore in città". Per un gioiello importante si rivolge da sempre a Merù: "I miei preferiti sono i pendenti smaltati e la linea Mediterraneo". Per i bijoux c’è Vincent Vintage, in via Spallanzani: "Un’istituzione. Due stanze dove è possibile fare un tuffo nel passato e immergersi in un universo fatto di collane antiche e orecchini vintage per signore civettuole". Una chicca, a suo dire, è Vintage Delirium, "nascosto ai passanti in un accogliente cortile non segnalato. Il suo creatore – il collezionista d’arte contemporanea e storico consulente di moda Franco Jacassi – ha trasformato il suo hobby principale in un’attività commerciale, aprendo uno dei migliori negozi vintage al mondo". E poi c’è d’Adda, "noto atelier dove le donne più chic del pianeta mettono le mani su abiti in edizione limitatissima realizzati con vecchi tessuti preziosi e nastri riciclati". Quanto a Sease, marchio italiano di lusso e tecnologia, "è il mio punto di riferimento quando sono a corto di idee-regalo per gli uomini della mia vita, in pratica sempre". Due i galleristi del cuore: Federico Vavassori, che rappresenta interessanti artisti emergenti, e Luisa Delle Piane, "molto elegante e bravissima a costruire e raccontare le storie delle stelle del design di ogni tempo" (fino all’1 aprile ospita la mostra È bello continuare di Gaetano Pesce). Tre gli indirizzi per mangiare: la Trattoria Arlati, "dove atmosfera e storia si incontrano. Non è in centro, ma vale sempre la pena di andarci"; Al Porto, a conduzione familiare, "oltre mezzo secolo di successi, che raccontano una storia d’amore per la cucina e le materie prime nei piatti tradizionali della Versilia" e Poporoya, il popolarissimo sushi bar. Per uno sfizio salato c’è Gattullo ("irresistibili gli stuzzichini, le mini pizze e il panino Foresta Nera"), per un dolce la Gelateria Sempione, "la vera perla che tutti si stanno facendo sfuggire". E Sissi: "Dire che i suoi croissant sono divini è un eufemismo. Vengono prodotti nel laboratorio collegato alla pasticceria, che si affaccia sul marciapiede, e li si può far riempire al momento con la crema desiderata".

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